lunedì 26 novembre 2018

VIDEO Acquisti LUCCA Comics&Games 2018

Ebbene si, dopo quasi un mese dalla fiera, e 5 senza postare niente sul canale...arriva il video acquisti di Lucca! Lucca cortissima per me ma  non per il mio portafoglio! Enjoy


RECENSIONE The Promised Neverland

TITOLO: The Promised Neverland
AUTORE: Kaiu Shirai - Posuka Demizu
CASA EDITRICE: JPOP Manga
ANNO: 2018



The Promised Neverland è un manga scritto da Kaiu Shirai e disegnato da Posuka Demizu. Pubblicato in Italia da JPOP Manga è stato presentato in anteprima a Lucca Comics and Games e pubblicato a partire da Gennaio 2018 con cadenza bimestrale.
The promised Neverland riprende quel filone narrativo ritornato in auge con Attacco dei giganti ma che in qualche modo iniziò con Battle Royal. Gli elementi sono sempre gli stessi: un mondo distopico, un luogo geografico chiuso, misteri sul mondo ignoto oltre la barriera. Il tutto condito con una buona dose di violenza e protagonisti sempre molto giovani .
Quest’anno è uscita più di una serie che riprende questo stile narrativo: Children of the whales e l’isola dei bambini dimenticati di Edizioni Star Comics, Made in Abyss  e The promised neverland di JPOP Manga. Nonostante gli elementi di base siano simili le storie narrate sono completamente diverse accumunate solo dalla fin troppo giovane età dei protagonisti. A differenza di Attacco dei Giganti infatti,qui si parla di preadolescenti sugli 11/12 anni.

Emma, Ray e Norman sono dei ragazzini orfani che vivono in serenità con altri bambini a Grace Field House, una casa-famiglia, sotto le cure amorevoli della loro tutrice, Madame Isabella, che chiamano semplicemente mamma. La vita trascorre serena tra la scuola e i giochi. Ogni tanto qualche bambino viene adottato e lascia la casa felice di iniziare la nuova vita con i genitori adottivi. L`orfanotrofio è fortificato ed ai bambini è impedito oltrepassare la staccionata che delimita il bosco. In sostanza, non hanno idea di come sia il mondo esterno.
La storia inizia quando Emma e Norman vengono a sapere l’agghiacciante verità: i bambini non vengono adottati ma vengono uccisi per diventare cibo per i demoni. Dopo aver rivelato ciò che hanno visto anche a Ray, i tre ragazzi decidono di trovare il modo di fuggire e salvarsi.
Inizia così una corsa contro il tempo in cui, i ragazzi cercano indizi sul mondo esterno e pianificano la fuga. Il tutto cercando di non farsi scoprire da Isabella, che è passata da madre amorevole a carnefice.
Più indagano e più sorgono domande: chi sono in realtà i demoni? Perché gli unici adulti sono le madri? Chi è W. Minerva?

Arrivato al quarto volume The Promised Neverland ha un ritmo incalzante, tiene il lettore incollato al volume dall’inizio alla fine grazie alla tensione ed ai risvolti di trama più o meno originali. Penso che con il V volume, con la fuga dei ragazzi, si concluderà la prima parte della storia. Si aprirà un nuovo arco narrativo che spero riuscirà ad essere interessante quando il primo.
Se trama e personaggi sono interessanti, non si può dire lo stesso dello stile grafico che risulta a tratti impreciso, come se disegnato di fretta. In particolare i visi dei personaggi sono spesso poco curati. Cosa che riguarda solo le tavole in bianco e nero, mentre le copertine sono senza dubbio migliori.
L’edizione J POP manga è ben rifinita con sovracopertina a colori. Per gusti personali avrei preferito un formato leggermente più grande per dare più respiro alle tavole.
A maggio 2018 è stato annunciata la trasposizione animata di The Promiced Neverland. L’anime debutterà a gennaio 2019.

See you space cowboy,
Federica

Articolo uscito in precendeza su www.nerdpool.it 

domenica 30 settembre 2018

RECENSIONE Grimorio anthology


TITOLO: Grimorio anthology
AUTORE: Vari
CASA EDITRICE: Attaccapanni Press
ANNO: 2016





Tempo fa vi avevo parlato di Melagrana, albo antologico dell'etichetta indipendente Attacapanni Press. Grimorio è uno dei primi progetti realizzati da questa casa editrice. 

Il progetto, nato dalle autrici Ariel Vittori e Laura Guglielmo, è stato realizzato nel 2016 tramite crowfunding ed è sempre disponibile in catalogo.

Lo scorso maggio si è concluso un'altro crowfunding per la creazione del secondo volume di Grimorio.

Come in Melagrana anche quest'opera vede il susseguirsi di immagini e storie brevi di moltissimi artisti italiani e internazionali.
Come suggerisce il nome, Grimorio racconta di magia. Streghe, incantesimi, magia bianca, magia nera. Ogni autore ha dato la sua interpretazione: chi più eterea, chi giocosa, chi dark in un avvicendarsi di immagini e colori.

Gli amanti del fantasy non resteranno certo delusi. 

NB: a quanto pare Attaccapanni Press ha una nuova antologia in cantiere e questa volta riguarderà la fantascienza. Sono molto curiosa a riguardo.

See you space cowboy,

Federica



RECENSIONE FILM Flavors of Youth



Flavors of Youth è un film diviso in tre episodi prodotto dallo studio d’animazione giapponese CoMix Wave Film in collaborazione con lo studio cinese Haoliners Animation League
A luglio 2018, durante l’Anime Expo si è tenuta l’anteprima mondiale di Flavours of Youth. Il film è uscito ufficialmente nelle sale giapponesi lo scorso 4 agosto 2018 in contemporanea è stato reso disponibile sulla piattaforma Netflix con il titolo Flavours of Youth: International Version
Come già detto il film è diviso in tre mediometraggi. Ogni episodio è ambientato in una città della Cina, in tempi e con personaggi diversi. La tematica comune è quella del cambiamento. In particolare, come la modernità ha cambiato il quotidiano.


Gli spaghetti di riso

Il primo cortometraggio è diretto da Jiaoshou Yi Xiaoxing. La storia è ha come filo conduttore il cibo.  Shaomin è un giovane che vive e lavora a Pechino. Attraverso un flashback, Shaomin ricorda l’infanzia e l’adolescenza passata nella Provincia di Hunan e di come un semplice piatto di spaghetti di riso in brodo, gustati in compagnia della nonna, bastassero per rallegrargli la giornata. 
Spaghetti di riso è dal mio punto di vista il cortometraggio più riuscito, è nostalgico e malinconico. Evoca nella mente sapori e momenti del passato che non torneranno mai più.


La piccola sfilata di moda

Il secondo episodio di Flavors of Youth è diretto da Yoshitaka Takeuchi e sceneggiato da Naruki Nagakawa. Takeuchi ha lavorato come animatore per i film del Maestro Makoto Shinkai Il giardino delle parole e Your name ed è al suo esordio alla regia.
Siamo nel 2020 a Canton, Yi Lin è una modella molto richiesta. In quanto orfana da tempo, abita con la sorella minore Lulu, che frequenta una scuola di formazione professionale e sogna di diventare stilista. La ragazza inizia a lavorare da giovanissima come grazie alla sua passione per i vestiti,  ma con il tempo si auto-convince di non avere talento e di aver fatto carriera solo per il suo aspetto esteriore. La bellezza però non è per sempre e Yi Lin comincia a sentire la pressione delle modelle più giovani. Sarà Lulu a farle capire la sua forza e il suo talento.
Sicuramente questo è il corto più debole a livello di sceneggiatura. Per quanto la storia sia piacevole, non riesce ad essere efficace ed evocativa come le altre due.


Amore a Shanghai

Diretto da Li Haoiling è l’ultimo racconto di Flavors of Youth è ambientato a Shanghai in tre momenti diversi della vita di Rimo, 1999, 2002 e 2008.
La storia inizia nel 2008, Rimo giovane architetto torna nel quartiere in cui è cresciuto, che fa da sfondo al racconto. Durante il trasloco ritrova delle vecchie musicassette. Ascoltandole rivive dei momenti importanti del suo passato: il suo primo amore, Xiao Yu, con la quale si scambiava messaggi registrati su musicassette. 
Amore a Shangai è una storia romantica e coinvolgente in cui i protagonisti sono legati dal filo rosso del destino. A tratti che ricorda alla lontana i film del Maestro Shinkai 5 cm al secondo e il più recente Your name.
I tre mediometraggi sono ben narrati e il tema del cambiamento è ben sviluppato. Nella fattispecie il cibo, la moda e la casa. I registi sono tutti e tre giovani al loro esordio e nel complesso hanno fatto un buon lavoro, complice un Character design semplice ed efficace, delle buone animazioni e una colonna sonora coinvolgente.

See you space cowboy, 
Federica
NB: la recensione è precedentemente apparsa su Nerdpool.it

giovedì 13 settembre 2018

RECENSIONE: Darek

TITOLO: Darek n.1
AUTORE: Andrea Modugno - Massimo Pini
CASA EDITRICE: Pavesio Comics
ANNO: 2018





Siamo in un medioevo fantasy, nel regno di Dralis. I giovani figli di Re Yonakir, in particolare Darek, dimostrano di avere una sorta di legame mistico con il lupo che potrebbe condurli verso le tenebre.
Anni dopo, l'esercito di Dralis, guidato da Karish, fratello di Darek, giunge alla porte del Regno di Argalis. Karish vuole trovare e fermare suo fratello prima che sia troppo tardi.

Questo primo volume che entra subito nell'azione, poche pagine di prologo e siamo già in battaglia. Mentre il protagonista, Darek, si fa attendere. Quando arriva? Non è il personaggio principale? Ma quando arriva riempe tutta la scena.
Questo è un volume che introduce i personaggi e il mondo in cui si muovono. Sono molti i quesiti che lascia ma sono certa che verranno spiegati in seguito. Nel complesso è una lettura piacevole e sono curiosa di conoscere di più sia Darek che Karish.

Lo scorso weekend in occasione del Genova comics&games ho comprato Darek di Andrea Modugno e Massimo Pini, entrambi genovesi. Gli autori erano presenti e sono stati gentili e molto disponibili.
Il primo incontro con Darek è stato lo scorso Lucca Comics. In quell'occasione la casa editrice Pavesio Comics desiderosa di rilanciarsi sul mercato, aveva reso disponibile uno spillato contenente il prologo e alcune tavole con lo studio dei personaggi di Darek. Ovviamente mi ero fatta fare un piccolo sketch.


A giugno è uscito ufficialmente il primo volume in copertina cartonata con carta patinata che fa risaltare i disegni di Modugno. Un'edizione molto bella e maneggevole. Quello che mi ha lasciato un po' perplessa è il numero di pagine, davvero poche. Sopratutto, le prime pagine sono del prologo già uscito in precedenza e quindi mi aspettavo un volume più corposo.


See you space cowboy,

Federica


PS: Oggi la pagina Instagram FumettiAlloZenzero compie 1 anno, anche se il blog è stato aperto qualche mese dopo, ho deciso che il 13 settembre sarà il compleanno ufficiale! Questa estate è stata povera di articoli, per lo più ho ripostato cose già scritte per Nerdpool.it. Cercherò di suddividere i contenuti per dare a entrambe le piattaforme contenuti originali ma non sempre sarà possibile. I video presto torneranno appena riuscirò ad attrezzarmi nuovamente di tutto il necessario. 

Grazie a tutti voi che mi seguite sulle varie piattaforme e leggete con piacere quello che scrivo, il vostro sostegno è molto importante per me!

lunedì 3 settembre 2018

RECENSIONE Beowulf

TITOLO: Beowulf
AUTORE: David Rubìn - Santiago Garcìa
CASA EDITRICE: Tunué
ANNO: 2015




Beowulf e 14 nobili guerrieri sono giunti a Heorot per uccidere il mostro Grendel, che da 12 anni devasta le terre danesi. Beowulf è il più lungo poema epico in lingua inglese arcaica arrivato ai giorni nostri. Il manoscritto originale è datato intorno all’anno 1000 ed è probabilmente la trascrizione di racconti tramandati oralmente. Il manoscritto raccoglie altre opere, accomunate dalla presenza di mostri e creature fantastiche. 
Beowulf è il tipico eroe epico, dotato di forza e carisma fuori dal comune. Così sicuro di sè, da risultare quasi irritante agli occhi del lettore. Affronta il mostro Grendel a mani nude, senza nessuna esitazione, per darsi poi ai bagordi in pieno stile vichingo. Ovviamente, chi conosce anche a grandi linee la trama di Beowulf, sa che Grendel è solo il primo delle terrificanti creature che l’eroe dovrà affrontare e che lo porterà ad una fine in puro stile epico/cavalleresco.

I testi di Santiago Garcìa riadattano egregiamente il poema sotto forma di graphic novel, con pochi testi che scorrono veloci e che lasciano la narrazione fluire attraverso la matita di David Rubìn. Le tavole catalizzano l’attenzione, il tratto seppur grezzo non è mai confusionario. Ma sono i colori quelli su cui si concentra maggiormente l’attenzione. Ogni tavola e spesso ogni vignetta, ha una sua palette di colori che vanno dal nero, al verde, al giallo fino al rosso fuoco.
Ancora una volta, è Tunuè a portare in Italia un’opera dello spagnolo Rubìn con un’edizione cartonata di pregio della Collana Prospero’s book extra. L’autore si distingue nel panorama del fumetto europeo da più di una decina d’anni con graphic novel quali: Sala da tè dell’orso malese L’Eroe entrambi pubblicati da Tunuè. Beowulf è un fumetto d’azione che gli amanti del fantasy apprezzeranno sicuramente.
see you space cowboy,
Federica

NB: la recensione è precedentemente apparsa su Nerdpool.it

sabato 25 agosto 2018

RECENSIONE: Maria Antonietta, la giovinezza di una regina

TITOLO Maria Antonietta, la giovinezza di una regina
AUTORE Fuyumi Soryo
CASA EDITRICE Edizioni Star Comics
ANNO 2018



Il 16 di Maggio anche in Italia è disponibile Maria Antonietta, la giovinezza di una regina, volume auto conclusivo di Fuyumi Soryo.
Questo breve tankoubon racconta solo una piccola parte della vita della Regina, in particolare, da quando lascia l’Austria nel 1771 e il suo primo periodo a Versailles. In poche pagine l’autrice ci fa capire i turbamenti e le difficoltà che la Delfina ha avuto nell’integrarsi nel nuovo ambiente.
Immaginate di avere 14 anni, e di essere spediti a 1570 km da casa, in terra straniera, a sposare uno di cui avete visto solo un ritratto. Di non conoscere bene la lingua e soprattutto le regole alquanto pittoresche della corte di Versailles.


Leggendo Maria Antonietta, non può non venire in mente l’ormai cult Lady Oscar(Versailles no bara) di Riuoko Ikeda. Le due opere non si possono mettere a confronto, il manga della Ikeda è molto romanzato ed è stato pubblicato per la prima volta ben 46 anni fa.
Prendiamo ad esempio solo la figura della Regina. In Lady Oscar, vengono messi in risalto, in particolare nella prima parte del manga, complice anche la linea voluta dall’editore, i lati più frivoli del carattere di Maria Antonietta, come il poco impegno negli studi e la sfacciataggine. Cose che traspaiono anche nel volume della Soryo ma velatamente. Del Delfino invece differisce il character design, in Lady Oscar è un ragazzo non troppo alto e sovrappeso. Questo deriva da testi dell’epoca che lo descrivevano, in modo volutamente errato, in questa maniera. Gli studi più recenti hanno invece constatato che in gioventù Re Luigi XVI era molto alto e dalla corporatura esile, descrizione ripresa in questo volume.


Per quel che riguarda lo stile grafico, la Soryo, unisce linee sottili ed eleganti tipiche del suo stile, alla minuziosità dei particolari. Tutto, dagli abiti ai fondali, fa trasparire lo sfarzo e la regalità della Corte francese. Inoltre, i visi ed in particolare gli occhi dei personaggi, hanno una profondità che si ritrova in pochi altri manga. Ho trovato la figura di Maria Antonietta graficamente molto simile ai ritratti dell’epoca, non si può dire lo stesso del Delfino di Francia, che per carineria, l’autrice gli ha abbellito i lineamenti del viso.
L’edizione italiana edita da Star Comics impacchetta bene il tutto. La sovracopertina ha dettagli in oro, che ricordano un libro rilegato e la copertina in bianco e nero con veduta dall’alto dei giardini di Versailles.
A fine volume troviamo la bibliografia e approfondimenti sui personaggi e sulla Reggia di Versailles. Inoltre, questo è il primo manga nella storia, a ricevere il supporto in materiali e dettagli riguardanti costumi, architetture e usanze da parte dellÉtablisement Public du Musèe et du Domaine National de Versailles, come si può appurare dal logo sulla copertina.
La Soryo non è mai stata un’autrice mainstream qui in Italia, nonostante opere bellissime seppur singolari come Mars e Cesare, il creatore che ha distrutto. Consiglio questo volume, in particolar modo, agli amanti della storia ed a chi predilige fumetti esteticamente belli.
See you space cowboy,
Federica

NB: la recensione è precedentemente apparsa su Nerdpool.it

giovedì 26 luglio 2018

RECENSIONE; Kraken

TITOLO: Kraken
AUTORE: Emilio Pagani, Bruno Cannucciari
CASA EDITRICE: Tunuè
ANNO: 2017

Il Kraken è un mostro che dimora negli abissi “un essere primordiale risvegliato dall’avidità dell’uomo” (Cit. Kraken, Pagani, Cannucciari).
Kraken è una graphic novel scritta da Emilio Pagani e disegnata da Bruno Cannucciari, pubblicata da Tunuè in occasione di Lucca Comics 2017. La casa editrice non si smentisce, la graphic novel esce in edizione di alta qualità con copertina cartonata. I disegni di Bruno Cannucciari sono impeccabili e le tavole hanno una banda cromatica sui toni del grigio, del nero e del verde plumbeo che rispecchiano le atmosfere cupe e soffocanti del racconto.
In un paesino francese da sempre dedito alla pesca, Serge Dougarry, ex conduttore televisivo ora in rovina, decide di aiutare Damien un ragazzino problematico, unico sopravvissuto al naufragio del peschereccio in cui tutti trovano la morte, incluso suo padre e suo fratello Etienne.
Dougarry, nel suo programma, cercava di far luce su vicende grottesche o irrisolte, un po’ sulla falsa riga di Mistero. Damien spera che l’ex stella della tv possa aiutarlo ad affrontare il Kraken, mostro che sta mietendo vittime nelle acque del villaggio di Selalgues. Date le stranezze e la fissazione per il mostro, Damien diventa il capro espiatorio dei problemi che affliggono il paesino di pescatori.


Kraken è un romanzo grafico intenso, che rivela come alcune credenze e tradizioni rimangano vive nel tempo e condizionano le vite delle persone. Allo stesso tempo, è una lettura appassionante che fa riflettere sulla solitudine, sulla morte e sul conflitto tra tradizione e modernità.
Il mostro non si vede ma aleggia come un’ombra che avvolge tutto e tutti. Il Kraken è l’ignoranza, la cupidigia, la paura. Ogni uomo ha un Kraken che dimora dentro di lui.
See you space cowboy,
Federica

giovedì 5 luglio 2018

RECENSIONE FILM: Mary e il fiore della strega

Dal 14 al 20 Giugno, Mary e il fiore della strega, primo film d’animazione del neonato Studio Ponoc è approdato nelle sale italiane.

Mary Smith si è da poco trasferita nella ridente campagna inglese a casa della prozia. Non conosce nessuno, la scuola non è ancora iniziata e per combattere la noia comincia a perlustrare la campagna e i boschi circostanti. Sarà durante una delle sue camminate che si imbatterà in un fiore luminoso, esso le donerà poteri magici e in una scopa volante che la trasporterà all’ingresso del Endors College, una scuola di magia.
Nato da una costola dello Studio Ghibli, lo Studio Ponoc è stato fondato nel 2015 da Yoshiaki Nishimura e Hiromasa YonebayashiYoshiaki Nishimura si è formato presso lo Studio Ghibli come animatore e sceneggiatore per poi dedicarsi alla regia nel 2010 con Arietty – il mondo segreto sotto il pavimento e, successivamente, con Quando c’era Marnie (2014). Hirosama Yonebayashi, anche lui proveniente dalla casa di produzione di Miyazaki, ha sempre ricoperto il ruolo di produttore. Coraggiosa quindi è stata la loro scelta di voler abbandonare lo Studio Ghibli dopo l’annuncio di apparente chiusura avvenuto nel 2014.

Il film prende ispirazione dal libro di Mary Stewart La piccola scopa, la sceneggiatura nel complesso risulta banalotta e superficiale a livello di contenuti. I personaggi non sono approfonditi a sufficienza e i loro comportamenti non sono motivati, se non in parte. Nel caso dei Villain le ragioni che li inducono a compiere determinate azioni non hanno una spiegazione plausibile e la piega ecologista/animalista viene affrontata in modo frettoloso.
Lo Studio Ghibli, in ogni suo film, ha sempre attinto dalla quotidianità giapponese, al Folklore, ai miti e alle leggende locali. In Mary e il fiore della strega gli elementi magici ci sono ma stridono con tutta una serie di fattori che sembrano messi un po’ a caso. Inoltre, nel corso del lungometraggio troviamo una miriade di elementi riconducibili a tutti i lungometraggi Ghibli da Ponyo sulla scogliera a Kiki consegne a domicilio fino a Laputa l’influenza è forte.

Questo film è sicuramente un passo indietro per il regista Nishimura che ha dimostrato di non saper sopperire alle mancanze della sceneggiatura ma, soprattutto, di avere una visione troppo ancorata all’immaginario Ghibleiano.
Sfortunatamente, le animazioni per quanto curate, non hanno l’impatto visivo di una Città incantata. Stessa cosa riguarda la colonna sonora di Takatsugu Muramatsu, già compositore delle musiche per Quando c’era Marnie, non ha sonorità particolari o memorabili.
Non mi sento di bocciare completamente questo film ma se lo Studio Ponoc vuole essere il degno successore dei Maestri Miyazaki e Takahata dovrà trovare una sua strada, impegnarsi e produrre film d’animazione con una loro identità.
See you space cowboy,
Federica


NB: la recensione è precedentemente apparsa su Nerdpool.it

mercoledì 27 giugno 2018

INTERVISTA a Martina A. Batelli

Ebbene sì ho intervistato Martina A. Batelli l'autrice di Deva - A tale of gods, di cui la scorsa settimana ho caricato un video sul Canale Youtube! Buona Lettura!



Ciao Martina! benvenuta su FumettiAlloZenzero! Che ne dici di rompere il ghiaccio presentandoti ai lettori?
 Mi chiamo Martina, ho #*@ anni e sono una fumettista fiorentina espiantata in Romagna. <3

Quando hai capito che volevi intraprendere la carriera della disegnatrice di fumetti?
Non troppo presto, infatti la prima scuola superiore che scelsi fu il liceo classico. Pessima scelta. Infatti dopo mi sono spostata all’artistico, e dopo un paio d’anni ho realizzato di potermi dedicare allo studio dei fumetti per provare a farne una carriera, e molti molti molti anni di studio dopo, eccomi qua.

Ci sono degli autori che ti hanno influenzato?
Inizialmente tutti disegnatori americani di supereroi, era infatti il genere che aspiravo a disegnare io: in particolare il mio primo amore è stato Ed Mcguinness, è con i suoi volumi che ho iniziato a “studiare” i fumetti, e non solo a leggerli.


Disegno a mano o digitale?

Both! Beh solo per le illustrazioni in realtà, i fumetti te li posso fare anche a mano ma mi ci vorrebbe il quadruplo del tempo, quindi direi che per i fumetti preferisco nettamente il digitale.

Parliamo un pochino di Deva - A tale of gods:
Deva è il mio primo fumetto come autrice oltre che disegnatrice, quindi ce l’ho molto a cuore <3 parla di divinità, poteri, persone con più braccia del necessario e una marea di capelli. E di come la fuga di un povero sarto recluso in un castello causi l’inizio di una guerra tra un Impero e una Federazione di stati.

Come mai hai scelto proprio degli dei di carattere asiatico?
Perché li ritengo estremamente affascinanti, divertenti da immaginare e soprattutto da personalizzare!



Come hai costruito il mondo di Deva? Avevi già in mente la tipologia dei personaggi?
Avevo in mente i protagonisti, e la storia. Il resto dei personaggi sono venuti fuori disegnando le tavole: avevo ben chiari i caratteri dei personaggi che mi servivano, o almeno la loro funzione nella storia, e via via che arrivava il loro turno di apparire nel volume li rendevo reali studiando il loro aspetto.
Quindi la risposta alla domanda è sni.

  
Deva a tratti mi ha ricordato Sayuki, ho preso una cantonata o in qualche modo questo manga ti ha influenzato?
Non particolarmente, piuttosto Sayuki si ispira molto ai precetti e all’immaginario legati al Buddhismo, processo che ho seguito io stessa mentre mi preparavo a disegnare DEVA. Ho visto delle puntate sul mitico 7gold quando ero piccola, ma niente di più! Anche se prendo il tuo come un complimento, del manga ho visto le tavole e sono meravigliose, quindi è un onore!

C'è uno dei tuoi personaggi che preferisci disegnare di più di altri?
E' una domanda più difficile da rispondere di quanto può sembrare.
Non so perché ma il mio cervello tende a costringermi ad imbellettare, dettagliare e complicare il più possibile i personaggi nella misura di quanto effettivamente io ci sono legata, quindi più il personaggio mi piace, più bestemmio a disegnarlo, solitamente. Quindi direi che preferisco disegnare personaggi che ho fatto semplici e puliti, magari secondari, tipo Quèban, o Jigme!



Ultime domande:

Stai lavorando ad altri progetti parallelamente a Deva?
No, lavoro a DEVA 24/7. Dovrò aspettare la fine della trilogia prima di mettermi a lavorare su un’altra storia (che ho già in mente tra l’altro).

Sarai presente a qualche prossima fiera?
Lucca comics sicuramente! E sulla pagina facebook di DEVA sicuramente se parteciperò ad altre fiere potrete vedere tutti gli annunci per tempo :)

Grazie per questa breve intervista, non vedo l'ora di leggere il secondo volume di Deva!!!!
Grazie a te, è stato un mega piacere!


Spero che questa breve intervista vi abbia incuriosito quanto il video, che nel caso ve lo foste persi, lo risposto qui sotto!






See you space cowboy,

Federica

giovedì 21 giugno 2018

VIDEO: Focus on DEVA - A tale of gods

TITOLO: DEVA - A tale of Gods
AUTORE: Martina A. Batelli
CASA EDITRICE: Tatai Lab
ANNO: 2018

Come da titolo, qui di seguito un video che rimando da tre mesi, le mie prime impressione su un volume molto interessante. Enjoy



See you space cowboy,

Federica

lunedì 11 giugno 2018

TORINO COMICS - Video Acquisti

Premessa, questo video è stato registrato a inizio maggio, ed ero già in ritardo con la tabella di marcia. Per una serie di sfortunati eventi lo posto solo ora.
Cercherò di essere più costante almeno con i video acquisti, che sono i più semplici da girare ed editare... ma non ve lo posso promettere.



See you space cowboy,

Federica

mercoledì 6 giugno 2018

RECENSIONE: Chambara, la via del Samurai

TITOLO: Chambara, la via del Samurai
AUTORE: Roberto Recchioni, Andrea Accardi
CASA EDITRICE: Bao Publishing
ANNO: 2015

Chambara, la via del Samurai è una graphic novel composta da due racconti inizialmente apparsi nella collana Le Storie di Sergio Bonelli editore, nel 2015 Bao publishing pubblica questa edizione completamente a colori (Stefano Simeone colorista per La redenzione del samurai e Luca Bertelè per I fiori del massacro).


Al tempo dei samurai, in un Giappone chiuso all'occidente, Tetsuo Kogata riceve dal Daimyo (nobile feudale) l'ordine di portare al suo cospetto Jubei Shimada, maestro di Tetsuo, scomparso da mesi. Ma da qualche tempo a questa parte, degli esattori vanno di villaggi in villaggio e pretendono denaro in cambio di protezione. In caso di mancato pagamento, donne e bambini vengono rapiti. Chi sono questi esattori? Il Daimyo è al corrente di quello che accade nei territori del feudo?

Il secondo racconto, si incentra sulla figura femminile. Jun Nagaiama è rimasta sola, suo padre era il consigliere del Daimyo, a causa della corruzione presente a corte, decide di protestare togliendosi la vita. Jun verrà addestrata da Lady Mochizuki all'arte dello spionaggio e dell'omicidio per poter compiere la sua vendetta.

Filo conduttore, nonché figura chiave dei racconti, è il vecchio Ichi. Quasi totalmente cieco ma dall'udito acuto, sul suo nome aleggiano infinite leggende.

Entrambe le storie mi sono piaciute perché i due protagonisti, anche se spinti da sentimenti diversi, l'onore per Tetsuo e la vendetta per Jun, hanno spirito di rivalsa nei confronti di chi non ha tenuto fede hai propri principi.
Inoltre, ho apprezzato particolarmente in La redenzione del samurai, le tavole monocromatiche a due a due.

Unica nota negativa è il packaging , per quanto in linea con storia e ambientazione, la sovra-copertina in pergamena, è molto fragile. In particolare, il mio volume (ricevuto in regalo❤) è stato preso su Amazon ed è arrivato danneggiato. Dopo aver fatto il reso, anche il secondo volume ricevuto era danneggiato, anche se in modo meno grave. Ovviamente l'ho tenuto e su Amazon è stato lasciato un bel feedback però mettetelo in conto se desiderate acquistarlo.

See you space cowboy,

Federica 

mercoledì 30 maggio 2018

RECENSIONE: Plutona

TITOLO: Plutona
AUTORE: Jeff Lemire, Emi Lenox, Jordie Bellaire
CASA EDITRICE: Bao publishing
ANNO: 2015




In un mondo in cui i supereroi attraversano i cieli e combattono i cattivi, cinque ragazzi sono alle prese con i problemi tipici dell'adolescenza.
I protagonisti vengono presentati in una sequenza quasi cinematografica che permette al lettore di capire in poche vignette il carattere e il background dei ragazzi.  Teddy, che prende meticolosamente nota di tutti i supereroi conosciuti, Diane cerca di farsi accettare dagli altri nonostante sia timida e impacciata.  Ray menefreghista e ribelle per sopperire al padre alcolizzato, Mie che cerca di fare la dura ma ci riesce solo a metà e Mike il fratellino di Mie. 

E poi c'è Plutona, cameriera di giorno, supereroina di notte, viene introdotta con una serie di flashback che ricordano vecchi albi a fumetti.



Una sera i ragazzi trovano il corpo senza vita di Plutona in un bosco, decidono di mantenere il segreto ma questo li porterà a dividersi, a mentirsi fino ad arrivare alla violenza.

Plutona è un volume che va oltre al semplice fumetto supereroistico ma è una storia di crescita, mistero e horror. Quello che dà un tocco in più sono i disegni di Emi Lenox dai colori slavati e gli sguardi profondi.



See you space cowboy,

Federica

lunedì 7 maggio 2018

Cucina allo Zenzero: Avengers Infinity war


Buongiorno!
Nuovo video, nuovo format! Come dico nel video, avevo già espresso le mie impressioni a caldo  sull'attesissimo Avengers Infinity war sulle storie di Instagram ma ho sentito l'esigenza di parlarne meglio in un video.
Ho voluto sperimentare questo nuovo format in cui parlo mentre cucino. Sicuramente le prossime volte mi preparerò una scaletta perchè parlare a ruota libera non fa parte di me.
Mi piacerebbe sapere in primis le vostre impressioni sul film ma anche sul video. Vi piace il format? Vi piacerebbero anche gli ingredienti delle ricette? Ci sono degli argomenti specifici di cui potrei parlare?

Buona visione!

Federica

NB: Il video contiene solo spoiler quindi non è consigliato a chi non ha ancora visto il film.






mercoledì 2 maggio 2018

Esistono Shonen manga SOLO per ragazzi?




Oggi articolo un po' diverso che deriva da una frase che mi hanno rivolto qualche giorno fa.

Parlando di manga, ho ammesso di non aver mai letto One Punch Man di Yusuke Murata ( in Italia edito da Planet manga) ma vorrei recuperarlo.
Sicuramente la persona che mi ha detto questa frase non conosce i miei gusti in fatto di letture e soprattutto non legge questo blog (molto male!).

Comunque, il succo è questo, al di là della mania dei giapponesi di targettizzare ogni tipologia di manga, esistono manga da "femmine" e manga da "maschi"?

Prendiamo come esempio gli Spokon (recentemente ho scoperto che i manga sportivi si chiamano spokon), da Rocky Joe a Capitan Tsubasa, da Slam dunk a Haikyu, hanno in comune l'essere rivolti a un pubblico maschile (sì, lo so che esistono anche quelli rivolti al pubblico femminile). Eppure le ragazze che leggono e guardano spokon non sono poche, tanto che negli ultimi anni alcuni anime usciti hanno preso una piega bizzarra che vira verso lo yaoi, seppur in modo platonico. Sto parlando di anime come Free o Yuri on ice, prodotti di puro fanservice.

Ma torniamo al titolo dell'articolo, esistono shonen prettamente per ragazzi?
Non ho mai disdegnato cazzotti e sangue, sarà che ho avuto l'imprinting con Saint Seya ma se vogliamo analizzare il genere dal punto di vista oggettivo, gli Shonen ricalcano a grandi linee l'archetipo del viaggio dell'eroe, ed è forse questo che li rende appetibili ad un pubblico più ampio. 

Gli shojo hanno come fulcro la storia d'amore tra due individui, quindi ai lettori poco inclini al romanticismo, se trama e personaggi non sono particolarmente innovativi, questa tipologia di manga può risultare noiosa.

Questo non significa che una categoria sia meglio dell'altra, potrei scrivere papiri su papiri sull'argomento analizzando generi come Ecchi o Boyslove ma il risultato è sempre lo stesso: per quanto i gusti personali convergano più su genere che su un altro, una storia scritta bene, che appassiona e fa amare i suoi personaggi è la chiave del successo. Sono le belle storie a fare la differenza. 


Mi rendo conto che questo articolo non ha ne capo ne coda, ho voluto mettere per iscritto alcuni castelli mentali scaturiti dalla mia mente. Spero non siano troppo contorti e che in qualche modo sia riuscita a esprimere il mio punto di vista.

See you Space cowboy,

Federica







lunedì 23 aprile 2018

RECENSIONE: Kids with Guns

TITOLO: Kids with guns (Variant cover)
AUTORE: Capitan Artiglio
CASA EDITRICE: Bao publishing
ANNO: 2018





Avete presente quando una cosa vi è piaciuta tanto ma ci sono così tante cose da dire da non sapere da dove iniziare? Ecco, Kids with guns mi ha fatto questo effetto, quindi cercherò di andare con ordine.

Kids with guns è il primo di una saga in tre volumi scritta e disegnata da Capitan Artiglio (all'anagrafe Julien Cittadino). 



In un pianeta non precisato, i fratelli Doolin, devono recuperare il bottino che hanno nascosto in precedenza ma con i rengers alle calcagna e una grossa taglia sulla testa, non è certo una passeggiata. Dave, il più giovane dei tre, ha inoltre deciso di adottare una bambina misteriosa. Quest'ultima, non parla ma ha doti da pistolera alquanto inaspettate.

Kids with guns è un western alla Sergio Leone a tutti gli effetti (i fratelli Doolin paiono Il Buono, il brutto e il cattivo...o così mi piace inquadrarli), non fosse che i cowboys cavalcano dinosauri, la presenza di razze aliene, il richiamo alla magia tribale e città dalle atmosfere asiatiche. 
L'autore ha inoltre disseminato il volume di riferimenti alla cultura nerd (ha un chiaro amore per i Pokemon), ammetto di essermi divertita a cercarli tutti.

Quindi ricapitoliamo, abbiamo:
-Cowboys
-Dinosauri
-Alieni
-Magia

Incredibile e alquanto folle come tutti questi elementi si siano amalgamati perfettamente creando un universo ben definito, sebbene questo sia solo il primo volume. In particolare, l'elemento magico e la presenza dei sauri sono ben contestualizzati. 





Cominciai a seguire Capitan Artiglio sui social quando vidi i bellissimi disegni di dinosauri che postava. Non si sapeva ancora nulla di questo progetto, c'erano solo i dinosauri.
Pur non sapendo di cosa si trattasse pensai "qualunque cosa sia sarà mia". A uno o due anni di distanza posso dire che questo volume non ha deluso le mie aspettative anzi mi ha messo addosso una buona dose di hype. 

E voi avete già letto Kids with guns? Avete approfittato degli sconti Bao di questo mese?

See you space cowboy, 

Federica


mercoledì 4 aprile 2018

VIDEO RECENSIONE: City Hunter

TITOLO: City Hunter
AUTORE: Tsukasa Hojo
CASA EDITRICE: Star Comics (1996), Panini Comics (2010)


Vista la Presenza di Tsukasa Hojo a Romics, ho rispolverato un altro classico degli anni '90: City Hunter. La sottoscritta si è divertita molto a rileggerlo e a girare questo video, spero vi piaccia.







See you space cowboy,

Federica

lunedì 26 marzo 2018

RECENSIONE: -Melagrana- l'antologia

TITOLO: Melagrana, l'antologia
AUTORE: Autori vari
CASA EDITRICE: Attaccapanni Press
ANNO PUBBLICAZIONE: 2017
PREZZO: 15,00 € 


Melagrana è un volume di storie brevi, disegnate da autori differenti, tutte sul tema dell'eros. L'albo è edito da Attaccapanni Press, un'etichetta indipendente nata nel 2016.




Melagrana non è solo una gioia per gli occhi ma attraverso i racconti, gli autori ci mostrano la loro visione dell'erotismo e del sesso.

Vengono presentate tante forme di relazione: nuovi e vecchi amori, coppie sposate, coppie a distanza, relazioni occasionali, relazioni ormai finite.
Inoltre, ogni racconto cala il lettore in ambientazioni sempre diverse che spaziano dal presente al passato, dal fantasy passando per la fantascienza. Un potpourri di emozioni da sgranare chicco dopo chicco proprio come si fa con il melograno.




Consiglio la lettura di questo volume in quanto è l'occasione per fare la conoscenza di nuovi autori. L'intento di Attaccapanni press è proprio quello mescolare autori esordienti ad altri più affermati ( qui troviamo per esempio Laputyn e Fabia Biondi ) dando ai propri lettori contenuti particolari e di qualità.

lascio i link del sito e delle pagine social buttateci un'occhio ;)



instagram: @attaccapanni.press


NB: 1-Il progetto Melagrana è stato possibile attraverso un crowdfunding indetto su INDIEGOGO.
2- Non ricordo il prezzo effettivo del volume mi sembra 15 euro ma non ne sono sicura.



See you Space Cowboy,


Federica