mercoledì 30 maggio 2018

RECENSIONE: Plutona

TITOLO: Plutona
AUTORE: Jeff Lemire, Emi Lenox, Jordie Bellaire
CASA EDITRICE: Bao publishing
ANNO: 2015




In un mondo in cui i supereroi attraversano i cieli e combattono i cattivi, cinque ragazzi sono alle prese con i problemi tipici dell'adolescenza.
I protagonisti vengono presentati in una sequenza quasi cinematografica che permette al lettore di capire in poche vignette il carattere e il background dei ragazzi.  Teddy, che prende meticolosamente nota di tutti i supereroi conosciuti, Diane cerca di farsi accettare dagli altri nonostante sia timida e impacciata.  Ray menefreghista e ribelle per sopperire al padre alcolizzato, Mie che cerca di fare la dura ma ci riesce solo a metà e Mike il fratellino di Mie. 

E poi c'è Plutona, cameriera di giorno, supereroina di notte, viene introdotta con una serie di flashback che ricordano vecchi albi a fumetti.



Una sera i ragazzi trovano il corpo senza vita di Plutona in un bosco, decidono di mantenere il segreto ma questo li porterà a dividersi, a mentirsi fino ad arrivare alla violenza.

Plutona è un volume che va oltre al semplice fumetto supereroistico ma è una storia di crescita, mistero e horror. Quello che dà un tocco in più sono i disegni di Emi Lenox dai colori slavati e gli sguardi profondi.



See you space cowboy,

Federica

lunedì 7 maggio 2018

Cucina allo Zenzero: Avengers Infinity war


Buongiorno!
Nuovo video, nuovo format! Come dico nel video, avevo già espresso le mie impressioni a caldo  sull'attesissimo Avengers Infinity war sulle storie di Instagram ma ho sentito l'esigenza di parlarne meglio in un video.
Ho voluto sperimentare questo nuovo format in cui parlo mentre cucino. Sicuramente le prossime volte mi preparerò una scaletta perchè parlare a ruota libera non fa parte di me.
Mi piacerebbe sapere in primis le vostre impressioni sul film ma anche sul video. Vi piace il format? Vi piacerebbero anche gli ingredienti delle ricette? Ci sono degli argomenti specifici di cui potrei parlare?

Buona visione!

Federica

NB: Il video contiene solo spoiler quindi non è consigliato a chi non ha ancora visto il film.






mercoledì 2 maggio 2018

Esistono Shonen manga SOLO per ragazzi?




Oggi articolo un po' diverso che deriva da una frase che mi hanno rivolto qualche giorno fa.

Parlando di manga, ho ammesso di non aver mai letto One Punch Man di Yusuke Murata ( in Italia edito da Planet manga) ma vorrei recuperarlo.
Sicuramente la persona che mi ha detto questa frase non conosce i miei gusti in fatto di letture e soprattutto non legge questo blog (molto male!).

Comunque, il succo è questo, al di là della mania dei giapponesi di targettizzare ogni tipologia di manga, esistono manga da "femmine" e manga da "maschi"?

Prendiamo come esempio gli Spokon (recentemente ho scoperto che i manga sportivi si chiamano spokon), da Rocky Joe a Capitan Tsubasa, da Slam dunk a Haikyu, hanno in comune l'essere rivolti a un pubblico maschile (sì, lo so che esistono anche quelli rivolti al pubblico femminile). Eppure le ragazze che leggono e guardano spokon non sono poche, tanto che negli ultimi anni alcuni anime usciti hanno preso una piega bizzarra che vira verso lo yaoi, seppur in modo platonico. Sto parlando di anime come Free o Yuri on ice, prodotti di puro fanservice.

Ma torniamo al titolo dell'articolo, esistono shonen prettamente per ragazzi?
Non ho mai disdegnato cazzotti e sangue, sarà che ho avuto l'imprinting con Saint Seya ma se vogliamo analizzare il genere dal punto di vista oggettivo, gli Shonen ricalcano a grandi linee l'archetipo del viaggio dell'eroe, ed è forse questo che li rende appetibili ad un pubblico più ampio. 

Gli shojo hanno come fulcro la storia d'amore tra due individui, quindi ai lettori poco inclini al romanticismo, se trama e personaggi non sono particolarmente innovativi, questa tipologia di manga può risultare noiosa.

Questo non significa che una categoria sia meglio dell'altra, potrei scrivere papiri su papiri sull'argomento analizzando generi come Ecchi o Boyslove ma il risultato è sempre lo stesso: per quanto i gusti personali convergano più su genere che su un altro, una storia scritta bene, che appassiona e fa amare i suoi personaggi è la chiave del successo. Sono le belle storie a fare la differenza. 


Mi rendo conto che questo articolo non ha ne capo ne coda, ho voluto mettere per iscritto alcuni castelli mentali scaturiti dalla mia mente. Spero non siano troppo contorti e che in qualche modo sia riuscita a esprimere il mio punto di vista.

See you Space cowboy,

Federica